Liguria da mangiare. Parte prima

Nei mesi da maggio a settembre alcune zone della Liguria si trasformano nella Valensole del basilico. Si perche' se l 'associazione Provenza/lavanda e' automatica, altrettanto naturale e' pensare alla Liguria ed alle trofie al pesto. E cosi , come nella regione francese, anche qui troviamo file ordinate di piantine il cui aroma e' altrettanto inebriante e stimola gia' da se' le papille gustative. Sebbene il pesto DOP che arriva sulla nostra tavola sia il frutto di una raccolta per lo piu' automatizzata e di una produzione industriale, io preferisco attenermi alla tradizione e ricordare i consigli della nonna per una salsa perfetta a partire dagli ingredienti. L'elemento principe e' ovviamente il basilico con le sue foglie piu' piccole perche' e' in esse che gli oli essenziali contenuti sono nella giusta proporzione per sprigionare quell'afrore inconfondibile,seguito da olio extravergine di oliva, aglio, parmigiano reggiano, pecorino e pinoli. Il tutto deve essere rigorosamente lavorato nel pestello di marmo proprio per mantenerne le caratteristiche. Sebbene nella ricetta originale non compaiano,nella tradizione ligure non mancano anche fagiolini e patate cotte insieme alla pasta e che, con il pesto ,andranno ad arricchire trofie e trenette o, come nelle zone confinanti con la Toscana, anche i testaroli..ma questa e' un'altra storia!

 

 


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Tatiana Mura

Vivo e lavoro nella mia citta' natale La Spezia. La passione per la cucina, che mi ha portato a frequentare negli anni numerosi corsi in particolare di pasticceria e mignon dolci e salati, e l' amore per la fotografia, mi hanno avvicinato alla foodphotography. Inizialmente mi sono dedicata ad una presentazione del cibo piu' "...
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